Il nuovo ricorso é rivolto ai docenti che hanno svolto negli ultimi 5 anni supplenze brevi e saltuarie e per i quali possiamo procedere per il recupero della voce retributiva “retribuzione professionale docenti” a loro non corrisposta in busta paga. La Retribuzione Professionale Docenti deve essere corrisposta anche per il personale con supplenze brevi e saltuarie, così ha deciso la Corte di Cassazione.
Difatti, l’Ordinanza n. 20015 dello scorso 27 luglio, condanna il Ministero dell’Istruzione, evidenziando la violazione della Direttiva Comunitaria 1999/70/Cee e segnalando la perpetrata discriminazione nei confronti del personale precario con contratti inferiori all’annualità.
L’importo non corrisposto è di circa 140 Euro lordi per ogni mese di servizio, importo negato dal Ministero dell’Istruzione ai docenti che hanno stipulato, nel corso degli anni, contratti di lavoro per supplenze brevi e saltuarie in sostituzione di personale assente.
I precari della scuola potranno agire davanti ai Tribunali del lavoro al fine di ottenere il pagamento della Retribuzione Professionale Docente mai corrisposta e prevista dal CCNL. L’ordinanza della Corte di Cassazione emanata lo scorso 27 luglio specifica, inoltre, come “una diversa interpretazione finirebbe per porre la disciplina contrattuale in contrasto con la richiamata clausola 4, tanto più che la tesi del Ministero, secondo cui la RPD è incompatibile con le prestazioni di durata temporalmente limitata, contrasta con il chiaro tenore della disposizione che stabilisce le modalità di calcolo nell’ipotesi di “periodi di servizio inferiori al mese”.
ELENCO DOCUMENTI NECESSARI:
1) Copia di un documento di riconoscimento e c.f.;
2) Dichiarazione di esenzione per il pagamento del contributo unificato (vedi allegato) N.B. *in caso si superi il reddito la dichiarazione dovrà essere sbarrata e non compilata;*
3) Dichiarazione dei contratti di lavoro a tempo determinato;
4) Copia dei diversi contratti sottoscritti:
5) Un cedolino di stipendio per ogni contratto sottoscritto ;
6) Dichiarazione personale contenente i seguenti dati:
a) Attuale sede di servizio ovvero ultima sede di servizio.
Intanto indichiamo quale termine di adesione il 30 ottobre 2018.