Non è cambiato nulla rispetto alle direttive dell’anno scorso, ma è proprio questo che preoccupa!
E’ prevista la ripresa al 100% delle presenze nelle classi delle scuole di 2° grado, ma sarà una criticità che metterà a repentaglio la salute sui mezzi pubblici.
Molte aule non sono ancora adeguate per accogliere tutti gli alunni delle classi.
A settembre, fra un mese, cosa cambierà? Le scuole saranno anche quest’anno impreparate? Saranno esse in grado riaffiorare i nuovo anno in sicurezza con la frequenza in presenza del 100% degli allievi? A noi sorgono molti dubbi perché fino ad oggi non sono stati affrontati i temi cruciali della capienza dalle aule, dei trasporti, dell’invito alle vaccinazioni per tutti gli studenti.
Anche i docenti non saranno tutti in cattedra dal 1° settembre malgrado le immissioni in ruolo che in questi giorni si stanno completando.
Grande dilemma l’obbligo vaccinale, ma si dovrebbero rispettare le norme: esiste una illegittimità Costituzionale e procedurale. Il corpo umano e la Salute Personale non sono “sacrificabili” per la Tutela della Salute Pubblica. Ciò significa che il diritto individuale alla salute è sempre salvo, anche a fronte dell’interesse collettivo generale. L’art. 32 della Costituzione recita: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento medico se non per disposizione di legge. La legge non può comunque violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
La libertà del singolo va rispettata per le motivazioni che lo spingono a non vaccinarsi, anche se come UIL Scuola Lombardia invitiamo tutti i lavoratori della scuola a farlo per la propria e altrui salvaguardia.
Il Ministro deve dare le opportune risposte alle richieste in modo adeguato. La scuola potrà riprendere al 100% in presenza a settembre solo se nel frattempo si risolveranno i punti critici degli organici adeguati e degli spazi necessari.